Da passione a lavoro. Da fotografo amatoriale a docente di street photography, fotografia di strada. Il romanissimo Stefano Mirabella terrà un workshop all’interno del festival della Fotografia di Vada, due giorni per approfondire questo tipo di fotografia, commentando gli scatti dei big, una sessione pratica e poi l’analisi critica delle immagini ottenute dai partecipanti.
Il segreto? “Allenarsi a guardare con gli occhi, prima che attraverso un obiettivo. Ed essere capaci di innamorarsi continuamente e nuovamente di quello che abbiamo intorno e che conosciamo”.
Lo sa bene Stefano Mirabella che da 48 anni, da quando è nato, vive a Roma. “Una città meravigliosa da fotografare ma anche qui dopo tanti anni rischi di perdere gli stimoli, di vederla sempre uguale”. E allora è la curiosità che fa la differenza, e la capacità di sviluppare un occhio diverso, trovare nuove prospettive e visioni della quotidianità. E’ di questo che si parlerà nel workshop di Vada, sabato 27 e domenica 28 agosto.
Docente di Officine Fotografiche e di Leica Academy, ha cominciato a fotografare da professionista “tardino”, ammette. Prima era una passione, mentre il lavoro principale era in regia in una tv satellitare. “Poi quando il lavoro è rallentato a causa della crisi dell’emittente, ho avuto più tempo da dedicare alla mia passione”. La svolta arriva nel 2014, quando vince l’ultima edizione del Leica Talent (con la foto delle donne sulla scalinata) e diventa ambassador del noto marchio, avviando una collaborazione con l’azienda, in particolare come docente.
La sua specialità è la fotografia di strada, racconta la sua città e le altre che visita. “Ovvio che in sud est asiatico è facile impressionarsi, la vera sfida è nella quotidianità“. A colpirlo fin dall’inizio della street photography è “la capacità dello scatto di bloccare l’istante, e di farlo con genialità”. Quindi macchina fotografica alla mano è “andato per tentativi”.
“E ho capito che prima ancora di iniziare a scattare devi allenare l’occhio, avere un nuovo modo di vedere la realtà. Prima di tutto devi capire come fare foto che possano in qualche modo distinguersi. E alla base di tutto devono esserci la curiosità e lo spirito di osservazione”. Ancora di più oggi che di foto “belle e particolari” siamo subissati. Neanche ci facciamo più caso.
Il consiglio che do sempre ai miei studenti, e a me stesso, è di re-innamorarsi di quello che hanno intorno e che ci appartiene da sempre
Nel corso del workshop Mirabella mostrerà alcuni scatti significativi “di strada”. “Le analizzeremo insieme, cercheremo di capirle, di prendere spunto”. Ma si parlerà anche di come approcciarsi alle persone e all’ambiente quando si scatta. “Che non è affatto facile. Va fatto senza ansie, va capito come avvicinarsi alle persone”. Dopo tutte queste chiacchiere si passerà alla fase pratica, con una sessione di foto la domenica mattina. “Che poi andremo a selezionare, una decina a partecipante, e analizzare insieme per capire cosa ha funzionato e cosa, soprattutto, deve essere migliorato e come”.