vada photo festivalMatite, trincetto e colla. “Quando avevo 10 anni disegnavo e creavo in questo modo. E anche oggi prediligo il racconto, l’idea, la progettazione, la contaminazione”. È questo che Alessandro Fruzzetti, fotografo pisano (trapiantato a Collesalvetti) cercherà di cogliere tra i lavori che esaminerà durante le letture portfolio, in programma il 24 agosto in apertura del Vada Photo Festival. Rassegna che, con un programma densissimo di appuntamenti, proseguirà fino al 1° settembre.

vada photo festivalAppassionato da sempre di arti figurative, classe 1972, Fruzzetti realizza i suoi progetti con qualsiasi mezzo a disposizione: reflex, compatte, scanner o smartphone. “Fotografia concettuale, qualcuno l’ha definita così. Difficilmente scatto e stampo, tendo piuttosto a intervenire con tagli e assemblaggi, operazioni materiche, tattili. Cercando sempre il racconto, che considero il miglior modo per comunicare”.

Non mancano i temi di impatto sociale come dimostra la mostra “Fluid”, in corso fino al 25 agosto per il Premio Rotonda, all’Ardenza di Livorno: “Ho fotografato persone fuori dai generi. Due ritratti ciascuno, undici in totale,: uno calato nella vita quotidiana, l’altro per rappresentare in quali panni si sentivano maggiormente a proprio agio. Li ho intrecciati insieme creando una trama di strisce fotografiche”. Uno stile che è lo strumento per osservare la società, una passione che è diventata (anche) impegno. “Ho acquisito le regole base della fotografia al Photoclub Collesalvetti, di cui ancora faccio parte di cui sono il segretario. Regole che una volta acquisite, ho cancellato e destrutturato”.

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Vada Photo FestivalLe letture portfolio del Vada Photo Festival (già sold out da giorni) saranno un’occasione di confronto. Con Alessandro Fruzzetti ci saranno Enrico Genovesi, Stefano Mirabella, Fabio Canessa e Marina Spada: “Sono abituato a stare dall’altra parte del tavolo, a proporre io stesso. In privato, però, mi sono stati chiesti pareri e letture. Quello che mi piacerebbe vedere? Un’idea che sia bene a fuoco, quel filo rosso che unisce i vari scatti e che è in grado di generare uno sviluppo visivo di ciò che abbiamo in mente. Nel mio concetto di fotografia, prima ancora di mettersi all’opera, occorre avere chiaro cosa si desidera raccontare”.

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Info e prenotazioni fotovideovada@gmail.com

Vada Photo Festival