È toscana, o come le piace definirsi ‘etrusca della costa’, Valeria Cipolli, candidata al premio strega con la silloge ‘Abrapalabra. Piccolo dizionario poetico’, Giovane Holden Editore.
Valeria, è un’artista poliedrica, anche le copertine dei suoi libri parlano di lei, essendo, oltre che scrittrice e traduttrice, anche pittrice e illustratrice.
Le persone dovrebbero prestare più attenzione alle parole, sono come magia
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‘Velimna’ è il nome d’arte scelto dalla scrittrice per omaggiare le sue amate origini etrusche.
Il suo ingresso nel mondo editoriale è avvenuto quando ha vinto il premio nazionale di poesia Giovane Holden.
‘Il nuovo libro è un esperimento linguistico – dice l’autrice – in cui ho voluto unire il mondo della magia a quello della linguistica, chiedendomi quale sia il nesso tra un dizionario e un libro di incantesimi e la risposta è proprio la ‘parola’. Le persone dovrebbero prestare più attenzione all’uso delle parole dato che queste sono come una magia che viene usata per comunicare con gli altri ma soprattutto come noi stessi”.
Valeria Cipolli ha sempre avuto un’indole artistica ma ha trovato il suo personale modo di fare arte in un momento buio della sua vita, creando nei suoi quadri delle donne bianche, le ‘fanusie’, che, quasi per compensazione, hanno riportato luce nella sua vita.
Il suo amore per le lingue e per le parole la accompagna fino da bambina quando, all’età di dodici anni, consegnò alla sua insegnante un piccolo libro che raccontava di una bambina alla ricerca della città sommersa di Atlantide.
‘Per chiunque voglia avvicinarsi alla scrittura-dice Valeria-consiglio di portare avanti questo desiderio con passione. Non lasciatevi piegare dalle esigenze degli altri ma seguite sempre la vostra vena artistica. Credo che per scrivere davvero bene si debba imparare ad ascoltare se stessi, il resto viene da solo’.
Gli appuntamenti per la presentazione del nuovo libro saranno il 9 aprile alle 18 alla libreria Feltrinelli di Livorno, il 18 aprile alla videoteca di Cecina e il 21 aprile alle 17.30 da Fito a Castiglioncello.
Camilla Solito