Un brianzolo a vendemmiare in terra di Bolgheri? A volte le storie più riuscite nascono nei modi più improbabili. E’ il caso di Fabio Motta che durante i suoi studi di agraria a Milano colse l’opportunità di scendere a lavorare per una delle cantine più belle di Castagneto, quella di Michele Satta. E quella che doveva essere l’esperienza di un momento si è trasformata in una scelta di vita.
A metterci lo zampino anche la passione, e stavolta non solo per il vino visto che Fabio Motta si è innamorato di una delle figlie di Satta, Benedetta, adesso madre dei suoi cinque bambini. Da collaboratore di suo suocero poi, per una serie di casi fortuiti e fortunati, Fabio affitta un vigneto in zona Le Pievi, ai piedi della collina di Castagneto Carducci, e comincia una piccola produzione personale. La fa assaggiare a un cliente americano e la piccola produzione se ne va via in un baleno!
Perché allora non continuare?
Da quel momento ad oggi sono passate 20 vendemmie, 7 ettari per 4 etichette. Fabio adesso ha una cantina sua e dei vini tra i più individuabili della zona.
L’azienda è certificata biologica e noi abbiamo avuto la fortuna di assaggiare il suo Le Pievi, un Bolgheri rosso doc caratterizzato da un buon tannino maturo ma anche dall’intensa freschezza, il Bolgheri Rosso Le Gonnare, a base di Merlot e Syrah che trasmette perfettamente lo spirito di equilibrio ed eleganza, e Lo Scudiere, ovvero l’IGT Toscana Sangiovese (nato in omaggio e sulla scia del “Cavaliere” di Michele Satta).
Alla vigna “dei rossi” si aggiunge il vigneto delle “bianche” (soprattutto Vermentino), da cui nasce Le Gonnare (“le lavandaie” nel dialetto locale).
Unico problema: i vini di Fabio vanno letteralmente a ruba! Quindi un consiglio… se vi capita di trovarli non fateveli scappare
Per saperne qualcosa di più leggi anche la nostra rubrica “Al bicchiere” dedicata proprio a Fabio Motta